Zorro, un eremita sul marciapiede

liberamente tratto dal romanzo di Margaret Mazzantini

con:
Tiziano Chiogna, Stefania Tarter, Paola Calliari, Hans Peter Gottardi, Luca Bertolla, Sebastiano Cecchini, Francesco Bonet, Martina Trentini, Fabiola Caset, Gabriela Radu, Francesca Rocchetti

Regia di  Michele Torresani

L’obiettivo che ha ispirato il lavoro è stato l’avvicinarsi al mondo dell’emarginazione per provare a comprendere maggiormente le ragioni che sempre più spesso oggi possono portare, gradualmente o in maniera traumatica, a varcare quel confine di socialità chiamato vita di strada.
Forse non abbiamo mai considerato la prospettiva, ma spesso i senza fissa dimora rappresentano uno specchio della nostra esistenza. Come dice la Mazzantini “sono come certi cani, ti guardano e vedi la tua faccia che ti sta guardando. Quella faccia affamata e sparuta che avresti potuto avere se il tuo spicchio di mondo non ti avesse accolto. L’emarginazione è una possibilità che appartiene a tutti. Siamo barboni fortunati perché abbiamo le nostre case, ma conserviamo i tratti disturbati e l’inquietudine dell’erranza, vaghiamo con gli occhi, sentenziamo sul mondo, abbiamo le nostre ossessioni i nostri riti.
Ogni giorno corriamo il rischio di perderci, di non trovare più la strada del ritorno.”

Con Zorro proponiamo di sensibilizzarci rispetto alle problematiche che contraddistinguono la vita di strada, stanando la paura per questa estrema possibilità: perdere improvvisamente i fili, le zavorre che ci tengono ancorati al mondo regolare, per cercare di viverlo un po’ meno da “cormorani”, spietata metafora con cui Zorro apostrofa l’uomo comune per la sua tendenza a seguire la massa e a “concimare” il mondo che ci ospita.


Premi e riconoscimenti